Venezia, Chiesa di San Francesco
della Vigna , 27 aprile 2004 ore 18.30
Concerto corale
80°
anniversario della Fondazione del Coro e Orchestra
dell'Università Ca' Foscari di Venezia |
Giudizio Universale (Giotto, Cappella degli Scrovegni) |
Con l'esecuzione
dell'oratorio Jephte di Giacomo
Carissimi, l'Associazione Musicale
dellUniversita Ca Foscari,
affiancata dal nuovo Coro
del Liceo Benedetti di
Venezia, propone a S. Francesco
della Vigna un appuntamento interamente dedicato al
compositore romano, con la rappresentazione, accanto allo
Jephte, dell'oratorio assai meno conosciuto Judicium
Extremum. |
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Vincenzo Piani |
Nelle note d'ascolto, Vincenzo Piani ci illustra brevemente la natura dell'opera: "LOratorio Judicium Extremum", tratto quasi alla lettera dal Vangelo di Matteo, è scritto per un organico abbastanza vasto e complesso. Compaiono in esso vari personaggi: il Profeta, il Cristo, un narratore, angeli, giusti e peccatori. Accanto ad essi troviamo tre potenti affreschi corali a undici voci divise in tre cori, che commentano lazione del giudizio. LOratorio si divide sostanzialmente in due parti: nella prima, dopo una breve introduzione in cui Cristo ordina agli Angeli di radunare gli eletti, un intervento corale raffigura in maniera poderosa lazione degli Angeli, che intervengono poi a richiamare i morti per il giudizio; segue poi una parte corale di riflessione sul terribile ultimo giorno. Nella seconda parte, ancor più drammatica, i giusti vengono separati dai peccatori. Particolarmente toccante la domanda di questi ultimi a Cristo: |
Signore, quando ti
abbiamo visto affamato, assetato, nudo, ammalato o in
carcere e non ti abbiamo aiutato?,
domanda sottolineata dalla figura retorica della
pathopoeia, progressione melodica del basso per
intervalli di seconda minore. A conclusione, i cori
ripetono la riflessione sul giorno del giudizio e sulle
sue conseguenze." |
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Opera di grande
forza espressiva, lo Judicium sottopone il testo del
Vangelo a un trattamento musicale assai variegato, in cui
accanto al rigore polifonico di un modello
"alto", che ricorda molto da vicino lo stylus
recitativus delle composizioni devozionali di Heinrich
Shutz, adotta nell'uso delle dissonanze una sensibilità
accordale tutta "moderna", avvicinabile alle
soluzioni armoniche della Seconda pratica monteverdiana. Ad esempio, chiamato a rendere musicalmente l'effetto drammatico delle parole con cui il coro esprime lo sconcerto dell'uomo per la terribile inappellabilità del giudizio divino ("Quanto grande, quanto amaro sarà il giorno estremo, in cui il Signore verrà per giudicarci!"), il maestro romano non scolpisce l'affectum sonoro delle singole espressioni verbali, costruendo piuttosto un affresco tonalmente più diluito, di grande impatto espressivo (come si può ascoltare nel breve esempio sonoro riportato qui a lato). |
Giacomo Carissimi (1605 - 1674) Judicium Extremum: 'Quam magna, quam amara...' (battute 278 - 289) |
Piergiorgio Freddi |
Va detto che la
sensibilità moderna, schiettamente tonale, tenderebbe
qui a sbilanciare il baricentro della percezione nella
risoluzione delle dissonanze in modo maggiore, con uno
strano effetto di "lieto fine" che invece
doveva mancare del tutto all'orecchio di un ascoltatore
secentesco, sintonizzato piuttosto sul rapporto fra
l'effetto dissonante, acusticamente avvertito come
anomalo, e il senso drammatico del relativo passaggio
testuale. Nel cast dei solisti, per l'occasione, da segnalare la presenza di un soprano di grande talento come Lucia Raicevich, da sempre a suo agio nel repertorio rinascimentale e barocco; la solida tecnica di Fabio Comberlato, tenore di grande esperienza concertistica; infine le doti vocali del basso Francesco Zane, la cui ben nota vivacità sul registro grave sembra prefigurare qui un "Cristo" di grande spessore espressivo. |
Ecco di seguito il
testo integrale dell'opera, nell'originale latino e nella
traduzione italiana. |
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PROPHETA
Aspiciebam in visione noctis, et ecce in nubibus caeli
Filius homonis veniebat cum protestate magna et
maiestate, iudicaturus orbem terrarum in iustitia,
dicens: CHRISTUS Ite, ite Angeli mei, cum tuba et voce magna, et congragate electos meos a quatuor ventis, a summis Coelorum usque ad terminus eorum. SOLI ET CHORI Tunc, horribili sonitu, tubae clangentes vocabunt gentes, et a sepulcris excitabunt Angeli. Vocis fragore, tubae clangore, mugiet terra, resonabunt aethera. ANGELI Surgite, mortui ; venite ad iudicium. ANGELUS PRIMUS Surgite primis qui obdormistis in Domino, surgite sancti et electis Dei, ut rapiamini obviam Christo in aëra. ANGELUS SECUNDUS Congragamioni populi, consurgite gentes, et discendite in vallem Josaphat et ubi Dominus vobiscum disceptabit. ANGELI Surgite, mortui ; venite ad iudicium. ANGELUS PRIMUS State omnes ante tribunal Christi, rationem reddituris de malis et bonis quae in saeculo gestistis. ANGELUS SECUNDUS Plangite, omnes tribus terrae, et videte Filium hominis sedentem a dextris virtutis Dei, secundum opera sua. SOLI ET CHORI Quam magna, quam amara, quam terribilis erit dies novissima, cum advenerit Dominus ad iudicandum nos. Sol obscurabitur, luna obtenebrabitur, totus stellifer coeli inflammabitur, de caelo cadent sidera. Arescent fontes, arescent flumina, arescent aequora, coeli regia concidet, mundi machina corruet. HISTORICUS Tunc, aperitis coelis, ministrantibus Angeli, considentibus Apostolis, in sole maiestatis suae Christus apparens dicet: CHRISTUS Congregate, Angeli mei, ante me omnes gentes. Separate eos ab invicem, sicut pastor segregat oves ab haedis, et statuete oves a dextris, haedos autem a sinistris. ANGELI Iusti separentur ab impiis; stent a dextris electis, consistant a sinistris peccatores, ut secundum opera sua retibutionem aut poenam recipiant. IUSTI Ecce nos, pro te, Domine, bonum certamen certavimus, cursum consummavimus, fidem servavimus. Redde ergo nobis, iustus Iudex, repositam nobis a te coronam iustitiae. CHRISTUS Venite, benedicti Patris mei, possidete paratum vobis regnum a constitutione mundi. Vos autem, qui a sinistris meis estis, discedite a me, maledicti, in ignem aeternum. PECCATORES Cur in aeternum irasceris nobis, Domine ? Quare sic repente praecipitas nos in profundum? CHRISTUS Quare exurivi, sitivi; nudus, infirmus aut in carcere eram; nec mihi cibum, potum aut vestem dedistis. PECCATORES Domine, Quando te vidimus exurientem, sitientem, nudum, infirmum, aut in carcere, et non ministravimus tibi? CHRISTUS Quod non fecistis uni de minoribus his, nec mihi fecistis. Ite, ergo, maledicti in ignem aeternum, qui paratus est Sathanae et angelis eius. CANTUS PRIMUS O vox nimium tremenda ! Vox Horrenda Creatoris iudicantis, Peccatores condemnantis! CANTUS SECUNDUS O vox tristis et funesta, qua gens reproba et scelesta, in perpetuum maledicta, aeternis erit ignibus addicta ! SOLI ET CHORI Quam magna, quam amara, quam terribilis erit dies novissima, cum advenerit Dominus ad iudicandum nos. Sol obscurabitur, luna obtenebrabitur, totus stellifer coeli inflammabitur, de caelo cadent sidera. Arescent fontes, arescent flumina, arescent aequora, coeli regia concidet, mundi machina corruet. |
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Versione italiana |
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PROFETA
Guardavo in una visione notturna, ed ecco sulle nubi del
cielo il Figlio delluomo veniva con grande potenza
e maestà per giudicare tutta la terra nella giustizia,
dicendo: CRISTO Andate, andate Angeli miei, con la tromba e a gran voce, e radunate i miei eletti dai quattro venti, dalla sommità dei cieli fino ai loro confini. SOLI E CORI Allora, con orrendo suono, le trombe squillanti chiameranno le genti e gli Angeli le spingeranno fuori dai sepolcri. Per il fragore della voce, per lo squillare della tromba la terra rimbomberà, gli spazi risuoneranno. ANGELI Alzatevi, o morti; venite al giudizio PRIMO ANGELO Alzatevi per primi voi che vi addormentaste nel Signore, alzatevi , santi ed eletti di Dio, per essere sollevati in aria incontro a Cristo. SECONDO ANGELO Riunitevi, o popoli, alzatevi, o genti, e discendete nella valle di Josafat dove il Signore deciderà di voi. ANGELI Surgite, mortui ; venite ad iudicium. PRIMO ANGELO Fermatevi tutti davanti al tribunale di Cristo, per rendere conto del male e del bene che avete fatto nel mondo. SECONDO ANGELO Piangete, popoli tutti della terra, e guardate il Figlio delluomo che siede alla destra della potenza di Dio, secondo i suoi meriti. SOLI E CORI Quanto grande, quanto amaro sarà il giorno estremo, in cui il Signore verrà per giudicarci. Il sole si oscurerà, la luna piomberà nelle tenebre, si infiammerà tutto il cielo stellato, le stelle cadranno dal cielo. Le fonti inaridiranno, si seccheranno i fiumi, si prosciugheranno i mari, le corti del cielo precipiteranno, il congegno del mondo andrà in rovina. STORICO Allora, aperti i cieli, mentre gli Angeli serviranno, con gli Apostoli assisi insieme, apparendo nello splendore della sua maestà Cristo dirà: CRISTO Riunite davanti a me, Angeli miei, tutte le genti. Separate le une dalle altre, come il pastore separa gli agnelli dai capretti e mettete gli agnelli a destra, i capretti invece a sinistra. ANGELI I giusti siano separati dagli empi; stiano a destra gli eletti, stiano a sinistra i peccatori, affinché secondo le loro opere ricevano il premio o la pena. GIUSTI Ecco, noi per te, Signore, combattemmo una buona battaglia, compimmo la corsa, conservammo la fede. Concedici dunque, o giusto Giudice, la corona di giustizia che ci hai riservato. CRISTO Venite, benedetti dal Padre mio, possedete il regno preparato per voi dallorigine del mondo. Voi invece, che state alla mia sinistra, allontanatevi da me, maledetti, nel fuoco eterno. PECCATORI Perché per leternità sarai adirato con noi, o Signore? Perché così dun tratto ci precipiti nel profondo? CRISTO Perché avevo fame e sete, ero nudo, infermo o in carcere e non mi avete dato da mangiare, né da bere, né una veste. PECCATORI Signore, quando ti abbiamo visto affamato, assetato, nudo, ammalato o in carcere e non ti abbiamo aiutato? CRISTO Ciò che non avete fatto a uno di questi più piccoli, non lavete fatto neppure a me. Andate dunque, maledetti, nel fuoco eterno, che è stato preparato per Satana e per i suoi angeli. PRIMO SOPRANO O voce troppo terribile! O voce tremenda del Creatore giudice, che condanna i peccatori! SECONDO SOPRANO O voce triste e funesta, con cui la gente reproba e scellerata, maledetta per sempre, sarà condannata al fuoco eterno! SOLI E CORI Quanto grande, quanto amaro sarà il giorno estremo, in cui il Signore verrà per giudicarci. Il sole si oscurerà, la luna piomberà nelle tenebre, si infiammerà tutto il cielo stellato, le stelle cadranno dal cielo. Le fonti inaridiranno, si seccheranno i fiumi, si prosciugheranno i mari, le corti del cielo precipiteranno, il congegno del mondo andrà in rovina. |
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